31 AGOSTO E 1 SETTEMBRE 2012 AD ACQUAVIVA DELLE FONTI, ATRIO PALAZZO DE MARI

domenica 7 agosto 2011

I partecipanti 2011 - Serata del 31 agosto. Salvatore F. LATTARULO e Anita PISCAZZI

Il 31 agosto alle 19.30, nel corso della serata 'Viaggi e migrazioni: Puglia come arca di pace' del festival letterario 'A Testa in Sud - La Puglia che scrive, la Puglia che vive' sarà presentata la rivista letteraria «Marsia» (Progedit).

Interverranno Salvatore Francesco Lattarulo, giornalista del «Corriere del Mezzogiorno» e Anita Piscazzi, poetessa e scrittrice, intervistati da William Vastarella, insegnante e dottore di ricerca in Semiotica.

Dal sito della casa editrice Progedit: 

Si chiama «Marsia» la rivista di poesia a tema che deve il suo titolo al mito del satiro omonimo che osò sfidare Apollo in una gara di canto. Piffero contro cetra: uno strumento povero e grezzo contro la sublime icona della poesia. Alla fine il dio simbolo della gloria letteraria condannò l'avversario sconfitto ad essere scuoiato vivo. La figura ribelle di Marsia incarna la lotta contro l'istituzione ufficiale. Di qui il carattere militante della rivista, che apre però anche al mondo accademico nella consapevolezza che un discorso autentico sulla poesia azzera le barriere del corporativismo intellettuale e gli steccati alzati dalle conventicole culturali. Nella direzione di non tracciare alcuna linea di confine rema anche la scelta di evitare di restringere il campo al Mezzogiorno, dal quale, non dimentichiamolo, la rivista è stata pensata.

Perché Marsia?

«Marsia» è il titolo di una rivista uscita a Roma nel 1957 e spentasi nel giro di un paio di anni. Al periodico collaborarono, tra gli altri, Giudici, Cassieri, Zanzotto, Solmi, Bertolucci e Sereni. A mezzo secolo di distanza si è deciso di far rivivere il nome di una testata gloriosa, oggetto di una sorta di congiura del silenzio da parte dei repertori e dei manuali tradizionali. In fondo le riviste non muoiono mai: sono come i fiumi carsici, che rimasti a lungo sotto traccia tornano a sgorgare con acque rinnovate.
Ebbene, una rivista di poesia perché l'iniezione di reale per paradosso può arrivarci solo dal pensare e scrivere in termini poetici. La poesia come metodo euristico di approccio al reale, ma anche come terapia contro la tabuizzazione dei sentimenti. Ma tra le ragioni che hanno indotto il comitato redazionale a progettare una rivista ce n'è anche una editoriale. Che «Marsia» possa diventare, nelle mani di chi l'ha pensata e vuole svilupparla, uno strumento di richiamo e coagulo.


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